Associazione tra internalizzazione dei pregiudizi sul peso e sindrome metabolica in individui con obesità che ricercano trattamenti di perdita di peso.

Lo stigma basato sul peso è stato dimostrato avere effetti diretti non solo sulla condizione psicologica, ma anche sulla salute fisica delle persone con eccesso di peso, fino ad aumentare il rischio di mortalità del 57%.

L’internalizzazione dei pregiudizi riguardanti il peso, che si verifica quando le persone riferiscono a se stesse gli stereotipi negativi sul peso e si svalutano a causa del loro eccesso ponderale, è considerata un predittore di sofferenza psicologica più potente dello stigma non internalizzato.

Ad oggi però, nessuno studio ha investigato la relazione tra internalizzazione dei pregiudizi riguardanti il peso e i fattori di rischio cardiometabolico comunemente associati all’obesità.

Lo studio di seguito descritto si è posto l’obiettivo di esaminare la relazione tra l’internalizzazione dello stigma sul peso e la sindrome metabolica in pazienti con obesità.

I partecipanti sono stati reclutati da uno studio sulla perdita e mantenimento del peso perso: 159 adulti con un’età compresa tra 21 e 65 anni e con obesità sono stati inclusi. Le variabili misurate in basale sono le seguenti: peso,  altezza, presenza di fattori di rischio cardiometabolico (obesità centrale: circonferenza vita ≥ 88 cm nella donna e ≥ 102 cm nell’uomo; trigliceridemia ≥ 150 mg/dl e/o uso di medicinali per dislipidemia; colesterolo HDL ≤ 50 mg/dl nella donna e ≤ 40 mg/dl nell’uomo; ipertensione arteriosa ≥ 130/85 mm Hg e/o farmaci antipertensivi; glicemia a digiuno ≥ 100 mg/dl e/o farmaci per trattamento prediabete), internalizzazione dei pregiudizi sul peso e presenza di sintomi depressivi, questi due ultimi misurati con test psicologici.

I risultati hanno evidenziato che valori più alti di internalizzazione dei pregiudizi predicono una maggiore probabilità di ipertrigliceridemia, ma non degli altri fattori di rischio cardiometaboloco. Inoltre, categorizzando l’internalizzazione dello stigma in “alto” o “basso”, è stato dimostrato che i partecipanti con alti livelli di internalizzazione avevano una probabilità tre volte maggiore di presentare una sindrome metabolica ed una probabilità sei volte maggiore di avere ipertrigliceridemia e/o assumere farmaci per dislipidemia, rispetto ai partecipanti con bassi livelli di internalizzazione.

Gli autori concludono lo studio affermando che l’internalizzazione dei pregiudizi sul peso è un fattore di stress cronico che può aumentare il rischio cardiometabolico e avere conseguenze negative anche sulla salute fisica dell’individuo. Gli operatori sanitari dovrebbero, perciò, essere a conoscenza che gli stereotipi negativi sul peso, nei pazienti con eccesso ponderale, possono contribuire ad un peggioramento delle loro condizioni di salute, soprattutto se queste persone interiorizzano i messaggi pregiudizievoli e dovrebbero riconoscere il loro ruolo  fondamentale nel prevenire e ridurre il processo di internalizzazione.

 

Fonte: Pearl RL, Wadden TA, Hopkins CM, Shaw JA, Hayes MR, Bakizada ZM, Alfaris N, Chao AM, Pinkasavage E, Berkowitz RI, Alamuddin N. Association between weight bias internalization and metabolic syndrome among treatment-seeking individuals with obesity. Obesity (Silver Spring). 2017 Feb;25(2):317-322. doi: 10.1002/oby.21716.